L’immaginario natalizio è fatto di tanti simboli. Uno di questi è la stella cometa, che viene tradizionalmente rappresentata con la coda e che simboleggia la stella apparsa ai Re Magi intorno all’anno zero. Va detto, per onor del vero, che nell’iconografia antica questa stella non era affatto rappresentata con la coda, ma la concezione popolare è stata poi in parte condizionata dal dipinto di Giotto presente nella cappella degli Scrovegni a Padova.
Nel corso degli anni sono stati fatti moltissimi studi per cercare di capire se davvero nel cielo di Gerusalemme fosse stato possibile, al tempo, identificare un corpo celeste. C’è chi crede che quella avvistata dai Magi altro non sia che la famosa cometa di Halley, la stessa che dipinse Giotto e che fu visibile nel 12 a. C. sulla Terra. Altri ancora credono che quella vista non fosse un unico corpo ma una congiunzione di diversi pianeti. Ma poco importa. Ciò che realmente conta è che oggi la stella di Betlemme rappresenta uno dei simboli per eccellenza del Natale, immancabile a coronare ogni albero o ogni presepe, emblema di speranza, mistero e tradizione. Un simbolo che è stato abbracciato dalla maggioranza delle culture di tutto il mondo e che proprio per questo va considerato sacro.