La leggenda delle ghirlande, invece, è ambientata in Germania. Si narra che diversi anni or sono, durante la vigilia di Natale una mamma era intenta a rassettare la casa per la festa. Tutti i piccoli ragnetti, nel timore di essere uccisi, trovarono rifugio nella soffitta. Una volta che la casa fu pulita, questi uscirono dal loro nascondiglio e presero a scendere le scale piano piano per vedere cosa era accaduto in loro assenza. Le loro zampette ticchettavano sulle scale.
Si trovarono di fronte l’albero di Natale. Era maestoso e stupendo. Presi dalla gioia iniziarono a salire e poi scendere, ricoprendo interamente l’albero di ragnatele. Quando Babbo Natale scese dal camino per consegnare i suoi doni, notò l’albero ricoperto di fili e di polvere. All’inizio rise dell’entusiasmo dei ragnetti, ma poi, con una sua magia, trasformò le ragnatele in ghirlande d’oro e d’argento. L’albero divenne ancora più bello.
Da quel giorno nacque l’usanza di decorare gli alberi con splendide ghirlande.
Un’altra versione della leggenda racconta, invece, di una povera donna, la quale possedeva un abete purtroppo spoglio e ormai colmo di ragnatele. Quando Gesù arrivò al villaggio per benedire gli alberi di ogni casa, accortosi della situazione si dispiacque e misericordiosamente trasformò polvere e ragnatele in splendide ghirlande dorate.